Santuario di Fontecolombo

A metà strada tra la città di Rieti e il Santuario di Greccio, sorge su un piccolo monte, il Monte Raineiro, uno dei quattro conventi francescani della Valle Santa. E' il Santuario di Fontecolombo, particolarmente famoso, non solo per la bellezza delle sue architetture e per la pace che dona l'ambiente boschivo in cui sorge, ma perché qui Francesco nel 1223 scrisse la Regola definitiva del suo ordine. Ribattezzato da Francesco "Fonte delle Colombe" per una fonte alla quale era solito vedere le colombe nell'atto di abbeverarsi, inizialmente qui c'era solo la piccola cappella della Maddalena e la casa che ospitava i monaci benedettini dell'Abbazia della vicina Farfa, concessa al Santo per trasformarla nella dimora dei suoi frati. Dal piazzale principale, passando sotto un piccolo porticato che svela la facciata decorata da un magnifico rosone, c'è la chiesa principale, dedicata a San Francesco e a San Bernardino da Siena, costruita tra il 1300 e il 1400, e poi consacrata nel 1450, con accanto il grazioso chiostro. Di grande impatto le vetrate policrome da cui filtra una luce particolare, che rappresentano scene importanti della vita del Santo: tra cui San Francesco con in mano il codice della Regola e la croce, poi davanti a "frate foco" prima dell'operazione per guarire gli occhi e il presepe di Greccio. Sul lato destro dell'unica navata troviamo un Crocifisso in legno del 1600 con San Francesco inginocchiato nell'atto di toccare i piedi del Cristo, a destra del presbiterio un imponente altorilievo sempre in legno della prima metà del 1600 con Gesù su di un elce che detta la Regola al Santo, proprio come narra la leggenda, in presenza di Frate Leone e Frate Elia. A sinistra della navata una Madonna del 1400 e dietro l'altare il coro ligneo con impressa una frase in latino di particolare effetto: "SI COR NON ORAT IN VANUM LINGUA LABORAT". Uscendo dalla chiesa a destra si accede al convento vero e proprio, con un viale che conduce fino al Sacro Speco. Lungo il cammino si incontrano diversi ambienti: il primo è un ossario, poi c'è il romitorio, dove abitavano i frati e in cui il Santo subì l'operazione agli occhi.   Cappella della Maddalena Andando avanti appare la Cappella della Maddalena, nucleo originario del convento, con un piccolo altare a croce su cui era solito celebrare messa Fra Leone. Particolare l'affresco sulla sinistra che raffigura la TAU, simbolo utilizzato da Francesco in calce alle sue lettere. Splendidi gli affreschi bizantini del 1400 che ornano l'abside, con al centro raffigurata la scena di Gesù, la Vergine e la Maddalena, mentre a sinistra dell'altare è rappresentata Santa Chiara d'Assisi, in un affresco del 1600.   La cappelletta del "Saluto alla Vergine" Si continua il viale, fatto di larghi gradoni che conducono alla cappelletta del "Saluto alla Vergine". Da qui iniziano le piccole edicole che raccontano la via crucis, poste lungo il percorso che continua a scendere nel bosco di elci, fino alla cappella di San Michele Arcangelo, costruita dopo la morte di San Francesco, sul cui altare è posto un quadro in rame del 1644 con la rappresentazione della visione della Regola.   Il Sacro Speco Poco più avanti, di fronte a quest'ultima cappella, la grotta di Frate Leone, e accanto l'elce dove si racconta che il Santo udì, in risposta alle voci di Fra Leone e Fra Elia che contestavano l'eccessivo rigore del codice della Regola, la voce di Cristo che mise a tacere ogni protesta. Sotto la cappella, scendendo una piccola e ripida scala, completamente avvolta nella rigogliosa natura del bosco che avvolge tutto il convento, il Sacro Speco, detto "il Sinai francescano" dove il Santo scrisse la Regola definitiva. Indirizzo: Via Fontecolombo, 1 Località Fontecolombo, 02100 Rieti Tel.: 0746 210125 Orari d’apertura al pubblico: 7.00 – 18.00